CASA VALLONA

NOME: Chiara Battistini

AZIENDA:  Casa Vallona

INDIRIZZO: Monte San Pietro (BO)

EMAIL:  info@casavallona.com

SITO WEB:  casavallona.com

CAMPUS: ReStartApp 2014

La famiglia Vallona, quella di mia nonna paterna, era qui già nel Duecento. Durante il campus ho potuto “identificare” in modo chiaro la mia idea, collegata al recupero della cultura contadina e delle tradizioni di “Casa Vallona”

Chiara Battistini

Nella cucina di Casa Vallona, Chiara impasta farina e uova. Tira la sfoglia come le ha insegnato sua nonna Giorgina. Prepara quelli che qui sull’Appennino bolognese chiamano “stricat”. Sono rettangoli di pasta uniti al centro con le dita, quelli che si trovano in commercio come “farfalle”. Questa però non è pasta secca, ma fresca e finisce solo sui tavoli dell’agriturismo che Chiara Battistini ha aperto alla fine del 2016, a Monte San Pietro (BO).
La farina è di grano Terminillo, coltivato seguendo il metodo agricolo biologico nei terreni intorno alla casona di famiglia. Chiara, classe 1983, ha studiato Lingue e dopo la laurea ha approfondito il marketing e la comunicazione trasferendosi per lavoro da Bologna a Milano. Oggi è tornata per riprendere il filo di una storia interrotta dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Una storia interrotta

Gli storici locali hanno trovato notizie della famiglia Vallona in epoca Medievale, già nel Duecento. Il catasto del Settecento spiega, invece, che la proprietà contava circa 200 ettari di terra, mentre oggi ne restano una decina di nostra proprietà- spiega Chiara – Alla fine del secondo conflitto mondiale, con il boom economico, gran parte della popolazione lasciò l’Appennino, rendendo la dimensione contadina marginale rispetto a un tempo».
«In questa casa – racconta sempre Chiara Battistini- tornava ogni estate la mia bisnonna con i miei nonni. E io venivo a trovarli. Ero una bambina e mi affascinava uno spazio così grande, pieno di stanze e di oggetti, misterioso. La casa di famiglia ha poi rischiato di essere venduta, ma sono riuscita a convincere la mia famiglia a lanciarsi insieme a me in questo progetto.

La ristrutturazione conservativa dell’agriturismo è partita nel 2015: l’anno prima, con la sua idea di imprenditoriale Chiara aveva partecipato alla prima edizione di ReStartApp, il campus di Fondazione Garrone dedicato ai giovani imprenditori dell’Appennino: «Il mio progetto era legato ad accoglienza e ospitalità. Con una casa così grande, era importante definire come utilizzare gli spazi in maniera intelligente. Durante il campus ho potuto “identificare” in modo chiaro la mia idea collegata al recupero e alla diffusione della cultura contadina e delle tradizioni.

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