COLLE BERARDINO

Oggi l’Azienda Agricola Colle Berardino ha in gestione circa cinque ettari di terra, di cui uno di bosco (un’altra donazione della mamma di Alice). Una parte sono stati acquistati o riscattati dagli zii, altri sono in affitto: «Erano improduttivi, lasciati a fieno dai proprietari spesso residenti a Roma» spiega Alice.
Al campus, la giovane era arrivata con l’idea di coltivare lupini, un alimento proteico destinato all’alimentazione animale, per dar vita a una filiera di mangimi locali di qualità, ma durante la formazione si era resa conto che il progetto difficilmente sarebbe stato sostenibile. «Abbiamo quindi sperimentato la produzione di legumi e cereali destinati all’alimentazione umana, avviando una collaborazione con Tularù e altre aziende del territorio reatino nell’ambito di una filiera per la produzione di farina e la trasformazione di pane e pasta con grani locali antichi» racconta Alice, ricordando anche il ruolo fondamentale della consulenza, ricevuta alla fine del percorso, per strutturare il business plan e rendere efficiente la gestione amministrativa di Colle Berardino.

Federico aggiunge: «Quest’anno abbiamo dedicato ai cereali due ettari, in uno c’è solo grano di varietà Abbondanza, nell’altro abbiamo messi cereali Rieti, Verna, Frassineto e ancora Abbondanza. Dall’inizio del 2020, inoltre, la rete di produttori e trasformatori è diventata un’impresa, si chiama Cooperativa Grani Antichi del Reatino». I soci della Cooperativa sono nove tutti contadini, poi c’è l’accordo di filiera, a cui aderiscono anche trasformatori, rivenditori, associazioni e il gruppo d’acquisto solidale di Rieti.

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