ETHIQ

Nella primavera del 2020 l’emergenza Covid ha obbligato Alessandro e Rita a chiudere il negozio per due mesi. Grazie alla consulenza offerta da Fondazione Edoardo Garrone, ethiQ ha immaginato un servizio online, rendendo fruibile il catalogo e garantendo spedizioni in tutta Italia. «Attraverso la comunicazione online ci stiamo impegnando per far entrare più clienti in negozio, è fondamentale. Stanno già arrivando persone da Padova e da Venezia, dove non esistono realtà come la nostra» dice Alessandro.

Durante l’inverno avevano lavorato anche alla prima collezione, sperimentale, a marchio ethiQ: una t-shirt da donna, da mettere in vendita in occasione della fiera “Fa’ la cosa giusta!”, all’interno dello spazio dedicato alle imprese nate dai campus ReStartApp e ReStartAlp. «Le abbiamo prodotte in 150 esemplari, a partire da magliette in cotone biologico certificato. Oggi sono in vendita in negozio. Le acquista chi passa in via Mezzaterra a Belluno».

T-shirt

Tre diversi disegni per un unico messaggio, stampato su 150 t-shirt: è la prima collezione a marchio ethiQ: «Sopra c’è scritto piantala, e vuole essere un invito da fare a se stessi col sorriso, un invito a seminare, a smettere di inquinare, a convertire l’energia in qualcosa di positivo» sottolinea Rita.
Le tre grafiche, curate da Gabriela Sperotto, rimandano a tre piante: ci sono la melissa, frizzante, il timo, definito resiliente, e la salvia, tenace. «Una parte del ricavato della vendita di questo capo va a ‘Belluno donna‘, l’associazione che in città aiuta e sostiene le donne vittime di violenza. Dal 2004 ne ha accolte oltre un migliaio: l’obbligo di restare a casa, come ha dimostrato anche la fase di lockdown legata all’emergenza Covid, non ha avuto per tutte lo stesso significato» conclude Rita.

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