PONTEPIETRA

Dopo aver frequentato il campus, così, ha aperto con la sorella Elisa una piccola azienda che – seguendo l’intuizione dei genitori – produce tisane e sale alle erbe. Una realtà di cui si occupa a 360 gradi, «dall’ordine dei semi al semenzaio per le piantine, dai trapianti alla manutenzione, fino alla raccolta, all’essiccazione e alla commercializzazione, che sia la vendita diretta o la ricerca di negozi» spiega Eric.

La raccolta è quasi esclusivamente manuale, lo stesso l’essiccazione. I campi nelle colline intorno a Upacchi non permettono l’uso di mezzi agricoli. «Servirebbero altri spazi, ma dopo non sarebbe più quest’azienda» sintetizza Eric. Le poche macchine presenti sono piccole e studiate appositamente: per raccogliere le erbe, ad esempio, ha adattato uno strumento usato in India per raccogliere il tè. L’alternativa è la falce a mano. Pontepietra coltiva quaranta tipi diversi di erbe, sia aromatiche che officinali. Eric le elenca: melissa, issopo, malve, calendula, fiordaliso, finocchio, melissa turca, santoreggia, erba cipollina, origano, timo. Sono tante piccole parcelle. Dopo l’essiccazione, a fine luglio, vengono miscelate e quindi insacchettate. Le tisane sono sette e hanno nomi bellissimi, come Mazzo di fiori o Tempaccio (da bere quando è brutto tempo). C’è poi il Sole della sera, la Tisana del Benvenuto, il Calmati, il Sole d’inverno. Due tisane sono prodotte solo per il mercato tedesco. Una si chiama Erbe del sole della Toscana, l’altra è fatta solo di erbe spontanee, raccolte intorno a Upacchi: «Qui è un bel posto, non è inquinato per niente» dice Eric.

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