BIRRIFICIO ALTAVIA

NOME: Giorgio Masio

AZIENDA:  Birrificio Altavia

INDIRIZZO: Località Badani, Sassello (SV)

EMAIL:  info@birrificioaltavia.it

SITO WEB:  birrificioaltavia.it

CAMPUS: ReStartApp 2014

Altavia è stato il primo agribirrificio in Liguria. Vincere ReStartApp mi ha permesso di concretizzare la mia idea di produrre birra seguendo tutta la filiera dal seme al boccale

Giorgio Masio

Il luppoleto è in località Maddalena, una delle frazioni di Sassello, nell’entroterra savonese. Le piante si possono solo immaginare sotto la neve. Si vedono, invece, pali di legno, alti almeno cinque metri e collegati da un reticolo di «fili»: servono a sostenere la crescita di quella che, con l’orzo, è materia prima fondamentale per chi vuole produrre birra. Questo luppoleto, su un terreno di proprietà della parrocchia, che era abbandonato, l’ha piantato Giorgio Masio, che con i suoi soci sta realizzando il sogno di un birrificio agricolo e artigianale nell’Appennino ligure.

Birrificio agricolo e artigianale

Quando si scrive birra artigianale si può far riferimento, dal 2016, a un testo di legge, l’articolo 35 della 154/2016: «Si definisce birra artigianale la birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di microfiltrazione. Ai fini del presente comma si intende per piccolo birrificio indipendente un birrificio che sia legalmente ed economicamente indipendente da qualsiasi altro birrificio, che utilizzi impianti fisicamente distinti da quelli di qualsiasi altro birrificio, che non operi sotto licenza di utilizzo dei diritti di proprietà immateriale altrui e la cui produzione annua non superi 200.000 ettolitri, includendo in questo quantitativo le quantità di birra prodotte per conto di terzi». Sei anni prima (con il decreto 212 dell’agosto 2010) erano state identificate, indirettamente, le caratteristiche del birrificio agricolo, qualificando la birra come un prodotto agricolo quando l’azienda produce in proprio il malto utilizzato.

Si chiama «Altavia», perché quassù, a 400 metri sul livello del mare, passa l’Alta via dei Monti liguri (migliaia di chilometri di sentieri e mulattiere, percorribili tutto l’anno, che collegano le estremità della Riviera Ligure da Ventimiglia a Ceparana, dalla Provincia di Imperia alla Provincia di La Spezia).
L’impianto di produzione è a Sassello, ricavato in quella che era la stalla dei nonni di Masio. A fianco, nella casa dei genitori della madre c’è la tap room, spaccio aziendale che una sera a settimana (il giovedì) «spilla» le birre dell’Altavia: la vendita diretta permette di accorciare la filiera tra produttore e consumatore ed è una delle ragioni del successo del progetto che Giorgio Masio – a gennaio 2019 è stato uno dei premiati come Birraio emergente dell’anno da Fermento Birra – condivide con i soci Emanuele Olivieri e Marco Lima.

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