PAYSAGE À MANGER
Dal 2015, Paysage à Manger affianca alle patate un orto di montagna. È uno «stra-orto-nario», spiegano coniando un neologismo. Su cinquemila metri quadrati ci sono ben 120 varietà diverse tra ortaggi e legumi. I consumatori possono raccogliere insieme a loro, o addirittura prendere in gestione una parcella per autoprodursi verdure e ortaggi. Limitrofa al campo è stata costruita una casetta di legno per gestire la vendita diretta al pubblico: “Così possiamo garantire freschezza quotidiana del prodotto. Si tratta di un’assoluta novità in valle che, oltre ai turisti, i ristoratori apprezzano moltissimo» sottolinea Chierico. Anche le patate sono vendute al dettaglio a un prezzo che varia tra i 2 e i 7 euro al chilogrammo. Un libricino racconta il catalogo di «cultura edibile» di Paysage à Manger e insegna ai clienti dell’Azienda Agricola come valorizzare in cucina ogni singola varietà di patata. La Cerisa, ad esempio, è ottima bollita, la Corne de Gatte, invece, dà il meglio di sé quand’è cotta in forno con la buccia.
Cucina
Le Tipo B sono, invece, di media consistenza, media umidità, media tessitura e medio contenuto in sostanza secca. Questo le rende adatte ai più svariati usi in cucina insalate, gratin, al forno, purè, fritte e gnocchi. Le Tipo C, infine, con polpa farinosa, piuttosto tenera, asciutta e con struttura abbastanza grossolana, tendono a disfarsi in cottura, sono, perciò, perfette per frittura, purè, gnocchi, crocchette e dolci.