ETHIQ

Nell’estate del 2017, Rita partecipa a ReStartAlp, promosso da Fondazione Edoardo Garrone in collaborazione con Fondazione Cariplo: «Lì abbiamo iniziato ad immaginare lo sviluppo di una filiera locale, legata a materie prime come lana e canapa, o lino, che hanno secondo noi un grande potenziale» .
«Filiere 100% italiane potrebbero valorizzare – aggiunge Alessandro – la grande capacità manuale, che c’è in tutto il Nord-est, dov’è presente una manifattura diffusa e artigiana”.

«Dopo il campus, avrei voluto intraprendere uno stage in Umbria da Brunello Cucinelli, ma non è stato possibile» continua Rita, che ha poi scelto di la Valle d’Aosta. In Valgrisenche, nell’area del Gran Paradiso, lavora la cooperativa di donne Les Tisserands, che ha saputo mantenere vive le tecniche di produzione del tessuto tipico, il Drap, 100% lana, e valorizzarlo, trasformandolo in capi dal taglio moderno per uomo e donna.    

Nell’autunno del 2017, in pieno boom dell’e-commerce, Rita e Alessandro aprono un negozio. «Abbiamo deciso di partire dall’ultimo anello della catena, la vendita al dettaglio, per ricostruire l’intera filiera: vediamo nel negozio fisico uno strumento di educazione, capace di aiutare il pubblico a ripensare i propri acquisti, a partire dalla capacità di provare, di sentire il capo» racconta Rita. «La clientela è eterogenea, fatta di donne tra i venti e i sessant’anni – aggiunge Alessandro – quest’ultime sono ancora abituate a toccare un tessuto, a riconoscerne la qualità». Che effetto fa carezzare una camicetta di ortica?

Donne

Tranne calze tecniche da montagna e berretti di El Bec, all’interno del negozio di ethiQ non ci sono né abiti né accessori per un pubblico maschile. «Il problema è che l’uomo non compra, questo rende difficile per una realtà come la nostra acquistare capi maschili-  racconta Alessandro – tra i fornitori della stagione invernale c’è un produttore che utilizza come materia prima il cachemere rigenerato. In questo caso teniamo in negozio anche il maglione da uomo, ma a dir la verità ad acquistarlo sono sempre le donne, è un regalo» conclude.

ethiQ è a due passi dal Duomo di Belluno, in via Mezzaterra 12, in un palazzo del Cinquecento. Una via artigiana, con molti locali oggi sfitti. «Anche il nostro era rimasto chiudo per sei anni -spiega Rita – Mentre ero al campus però ha aperto un coworking, dove lavorano architetti, grafici e designer». 

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