CASCINA ZAN SUPERFOOD
«Avevo presentato un progetto legato alla tartuficoltura e alla coltivazione delle bacche di goji. Tra i terreni a disposizione col bando Terre Originali, questa di Cascina Zan era la più vocata per il tartufo. È così che sono arrivato qua» spiega Giovanni, camminiamo tra le piante di nocciolo. L’impianto è stato fatto nell’ottobre del 2019. «L’esposizione è Sud-est o Sud-ovest, perfetta. Anche la granolumetria del terreno e il ph sono adatti al tartufo. L’impianto dovrebbe entrare in produzione dal quinto anno. E dopo cinque anni, dovrei raccogliere anche le nocciole» spiega.
In pratica, alle radici degli alberelli che spuntano sono state attaccate le spore che garantiscono una produzione di tartufo nero estivo. «Il Tartufo Bianco d’Alba, celebrato ogni anno nelle Langhe con una fiera internazionale, non si può coltivare, così ho scelto questo per il periodo di maturazione: in estate non va a competere con il bianco, che si scava in autunno, e questo può garantire un accesso più facile al mercato» racconta Giovanni. «In più, in estate non sono molte le persone in giro per queste colline a cercar tartufi, mentre se avessi coltivato il nero pregiato, che matura in autunno, avrei dovuto stare attento ai furti» aggiunge.
Tra le varietà di tartufo estivo ha scelto quello uncinato «perché è il più adatto alla trasformazione». Giovanni vuole trasformarlo in creme tartufate oppure usarlo per aromatizzare olio extravergine d’oliva. «In un’altra area della proprietà, sto iniziando a coltivare piccoli frutti, che hanno però un problema di conservabilità: le more di gelso si conservano per 2 giorni, le bacche di goji e il ribes nero durano qualche giorno in più, così come l’alchechengi. Immaginiamo di trasformarli per eliminare la necessità di una catena del freddo» racconta Giovanni. Al centro del suo progetto, Cascina Zan Superfood, infatti, c’è il futuro laboratorio di trasformazione, che verrà realizzato in una porzione di Cascina Zan, dove grazie anche a un finanziamento del Piano di sviluppo rurale della Regione Piemonte troveranno spazio un magazzino, un punto vendita, una casa e un monolocale da affittare ai turisti. L’investimento per l’acquisto di tutti i terreni e di una porzione di cascina e per i lavori di ristrutturazione è pari a 200mila euro. Circa 70mila arriveranno grazie ai fondi europei veicolati dal contributo regionale.
Sono state attaccate le spore che garantiscono una produzione di tartufo nero estivo
Si chiama micorizzazione la tecnica usata in agricoltura e in orticoltura che consiste nel far attaccare l’apparato radicale di una pianta da funghi che non sono portatori di una malattia, come il Tuber aestivum coltivato da Giovanni Trapani. Le sue piante di nocciolo arrivano dall’Università dell’Umbria.
Pianta e fungo sviluppano una simbiosi. Questo significa che il fungo trae dall’apparato radicale sostanze nutrienti, mentre la pianta riceve dal fungo acqua e sostanze minerali che ne favoriscono l’accrescimento.