Vorrei che Gagliano Aterno fosse un ricordo unico per chi ci visita. Le api possono essere al centro di questa esperienza: intorno all’alveare si può fare didattica, con grandi e bambini. Tutti noi abbiamo bisogno di imparare, di confrontarci con la Natura”

Elisabetta Dini

Mentre cammina nel centro storico di Gagliano Aterno, l’accento di Elisabetta fa capire che lei non è nata in questo borgo della provincia dell’Aquila, a 650 metri sul livello del mare, sotto il massiccio del Sirente. «Sono qua “per colpa” di mio marito, Ivan, che è romano. Quarant’anni fa, quando era bambino, i suoi genitori cercavano un posto dove portare i figli a star bene, a respirare aria pulita: la città è a un’ora e 50 minuti d’auto, questo è un posto perfetto. Stiamo insieme dal 2010 e da allora abbiamo passato qua ogni estate» racconta Elisabetta Dini. È nata a Bettolle, in provincia di Siena e ha 37 anni. Quando ha conosciuto Ivan, era arrivata per la prima volta in quello che oggi è “il suo Abruzzo”: dopo il terremoto dell’Aquila nel 2009 ha preso parte alle attività delle Brigate di solidarietà attiva, nel campo di Tempera, alle porta della città. «Lì ho conosciuto delle persone di Roma e ho deciso di spostarmi nella capitale. Ho provato a partecipare a un progetto del servizio civile internazionale, ma non sono stata selezionata, così ho continuato gli studi».

Anche il borgo di Gagliano Aterno è tra quelli che hanno subito gli effetti devastanti del sisma del 6 aprile 2019 e solo adesso, dopo oltre 12 anni, nel centro storico stanno partendo i primi cantieri per la ricostruzione. Tra i censimenti Istat del 1991 e del 2011, il Comune ha perso oltre un terzo della popolazione. A Gagliano Aterno oggi vivono circa 250 persone. Tra le abitazioni interessate dai lavori c’è anche quella dei genitori di Ivan. Lui ed Elisabetta hanno preso in affitto una casa con giardino, poco fuori dal centro storico, dove si sono trasferiti con Lara, la figlia di quasi due anni. «Questo 2021 è il nostro “anno zero”. Sono “in aspettativa da Roma“, mentre mio marito, che lavora nel cinema come rumorista “artigiano del suono”, per adesso vive a metà, tra Gagliano e Roma. Dopo aver vissuto nel 2020 tutte le difficoltà di spostamento legate al Covid, abbiamo scelto di investire su Gagliano Aterno e sulle api».