ESSENZIALE COME NATURA

Nel 2015 Elisabetta ha preso parte al campus ReStartApp e da quel momento è partita l’avventura di Essenziale come natura. Lo definisce il suo progetto di vita ed è legato alle api, al benessere dell’alveare, alla sensibilizzazione sull’importanza della qualità ambientale e passa per l’allevamento biologico e la produzione di miele. «Ho studiato cooperazione internazionale, facendo poi esperienza di volontariato internazionale e lavorando con contratti a progetto. Ho dedicato la tesi di laurea Triennale al tema della salute riproduttiva tra gli indigeni del Chiapas, in Messico, mentre quella specialistica l’ha scritta sul Medio Oriente, facendo ricerca nei campi profughi palestinesi in Libano. Superati i trent’anni, però, mi ero stancata di aspettare un contratto e così mi sono iscritta al corso per diventare apicoltrice».      

Per un anno, ogni fine settimana, Elisabetta ha studiato le api. Il primo semestre dedicato alla parte teorica – la biologia delle api, le fioriture – per poi passare alla pratica, stando in apiario. «Le prime arnie le abbiamo messe a Cori, in provincia di Latina, dove un amico di mio marito ce la faceva appoggiare nel suo terreno. Avevamo comprato anche un oliveto, perché lì c’è una cultivar locale pregiata, l’itrana. Nel progetto che ho portato al campus di Fondazione Edoardo Garrone c’era anche la produzione di olio extravergine di oliva, ma alla fine quell’iniziativa non è decollata. Il terreno lo abbiamo tenuto comunque e produciamo olio per il nostro fabbisogno familiare».

Le arnie di Essenziale come natura sono arrivate a Gagliano Aterno nel 2019. Nel frattempo è nata Lara. «Adesso la bimba è abbastanza autonoma e mi posso dedicare all’apicoltura e a tutti i progetti che ho in mente di costruirci intorno, compresi quelli legati all’accoglienza».

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