«Da quando sono arrivata (a ReStartApp) sono stata “occhi aperti orecchie aperte” per raccogliere ogni aspetto». Tra i tanti insegnamenti che Marta ha portato a casa dal campus c’è l’importanza di valorizzare appieno il lavoro artigiano.

Quando entro nella sua bottega Marta Baldassarri sta preparando un brodo di radici di robbia. «È il rosso, ma può essere anche il rosa: il colore che è possibile ricavare da ogni pianta su un tessuto varia in base al ph, quindi usando acido citrico o solfato di ferro posso virarlo su tonalità diverse» spiega. Il piccolo laboratorio dove Marta disegna le sue collezioni, realizza i modelli e colora le stoffe è nel centro storico medievale di Ripe San Ginesio, minuscolo comune della provincia di Macerata a pochi chilometri dal Parco nazionale dei Monti Sibillini.

Lei, originaria di Morrovalle, che è sempre nel maceratese ma più vicino alla costa, è arrivata quassù nel dicembre del 2020, attratta dalla opportunità offerta dall’amministrazione comunale che mette spazi a disposizione degli artigiani a prezzo calmierato. «Prima di me c’erano già alcuni amici che hanno aperto un birrificio artigianale. La possibilità di avere la mia bottega pagando un affitto di 60 euro al mese, partendo da zero, è stato un incentivo importante. In più, cammino poche centinaia di metri e sono già nel bosco, cosa che per me è utile, perché raccolgo le foglie che stampo sugli abiti e le piante che uso per colorare» sottolinea Marta.