CONTROVENTO

È consapevole che il volo, da solo, non possa rappresentare un’attività economica capace di sostenerlo. Così sta costruendo una piccola struttura ricettiva, un bed and breakfast che si trova all’ingresso di Albe. «È un lavoro che mi ha assorbito, perché non tutti sanno metter mano correttamente alla ricostruzione in pietra e bisogna stare attenti a restauri un po’ raffazzonati». L’edificio che ci mostra era costruito utilizzando pietro e conci romani. Era conosciuta come la casa della signora, una delle prime che vede chi sale al paese. Grazie al Sisma bonus Giose ha avuto accesso a un finanziamento di 70 mila euro sui 185 mila che sono stati spesi. «Quando sul cantiere è saltato fuori un muro largo un metro su cui la struttura è poggiata, d’accordo con la funzionaria della Sovrintendenza ho fatto io saggio, fino a trovare il basamento due metri sotto, in un buco di 70 centimetri per 120» racconta.

Anche se la laurea «è lì, arrotolata nel cassetto», i beni culturali rappresentano una delle tante passioni che Giose oggi mette a sistema, non solo collaborando alla ristrutturazione dell’immobile che ospiterà il suo bed and breakfast dove potrà ospitare anche persone con disabilità. «È solo grazie alla laurea che ho potuto prendere la qualifica di accompagnatore e sono guida turistica» dice. Una qualifica che si accompagna al brevetto di volo, ovviamente, e a quella per la somministrazione, necessaria per l’apertura del b&b. Spiega: «Potrò offrire ai clienti un’esperienza a 360 gradi, gestendo ogni attività, dal trasporto all’ospitalità, all’avvicinamento al volo per chi lo desidera». Ad Albe, poi, Giose Ciccarelli, che per il momento lavora anche come operaio specializzato in un’impresa di Avezzano, vuole anche tornare a vivere. Riprendendo così il circo della storia, quella sua personale legata a quella, più profonda, delle pietre su cui è costruito il paese.

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