LE CORNELLE

NOME: Giuliano Gabrini

AZIENDA:  Le Cornelle

INDIRIZZO: Via Laneto 16, Carù di Villa Minozzo (RE)

EMAIL:  giuliano.gabrini@gmail.com

SITO WEB:  facebook.com/aziendaagricolalecornelle

CAMPUS: ReStartApp 2015

Stiamo recuperando la Cornella bianca, una razza di pecora autoctona dell’Appennino reggiano in via di estinzione. Studiavo Storia a Genova, ma ho sempre avuto voglia di tornare a vivere e lavorare nel mio territorio. Il bando ReStartApp è stata l’occasione giusta.

Giuliano Gabrini

Le mani di Giuliano fanno pressione sulla massa di latte e caglio. Con i polpastrelli, il casaro la spinge all’interno delle formine di plastica, eliminando poco per volta il siero. Ciò che resta è il pecorino. Lo scarto, se così si può definire, verrà trasformato in ricotta.
Giuliano Gabrini – classe 1990 – ripete questi gesti ogni due giorni all’interno del nuovissimo laboratorio di trasformazione dell’Azienda Agricola Le Cornelle, allevamento di pecore a Carù di Villa Minozzo (RE). Il laboratorio si trova in un edificio degli anni sessanta, di fianco all’abitazione in cui Giuliano vive con i genitori e il fratello: «La ristrutturazione è costata 150mila euro, coperti per il 70% dal PSR (Programma di sviluppo rurale) – racconta – In passato, una parte dell’edificio era adibita a fienile e l’altra a ricovero per i maiali».

Il piccolo caseificio, che comprende anche una stanza per la stagionatura e lo spaccio, completa e definisce il progetto di quest’azienda nata all’interno del Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. Tutto ebbe inizio da una pecora, la Cornella bianca. Giuliano e la sua famiglia decisero di salvare questa razza autoctona a rischio estinzione contribuendo alla sua sopravvivenza. Da qui è nata la candidatura all’edizione 2015 del progetto ReStartApp e la conseguente vittoria del secondo premio di startup messo a disposizione da Fondazione Edoardo Garrone.

Cornella bianca

Ha il vello bianco, semichiuso, con bioccoli corti e fini. Per i maschi l’altezza al garrese può raggiungere i 90 centimetri, 80 per le femmine. Entrambi hanno le corna. La lattazione dura mediamente 120-150 giorni, con una produzione complessiva di circa 100–130 chili per capo. La Cornella bianca è iscritta al reportorio di razze e varietà locali d’interesse agrario del territorio emiliano-romagnolo.
L’ambiente di allevamento principale è l’Alto Appennino Emiliano, nelle province di Reggio Emilia, Modena e Bologna, ma attraverso lo storico sistema di allevamento transumante, la sua diffusione si è estesa anche alle province di Ferrara, Rovigo e Vicenza. «Negli ultimi decenni questa razza ha subito un forte decremento numerico sia per la crisi generalizzata che ha riguardato l’allevamento ovino, sia per l’incrocio e la sostituzione con altre razze ritenute più produttive» spiega una scheda a cura della Regione Emilia-Romagna.

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