CASA VALLONA

Ad aiutare Chiara c’è nonna Giorgina, che ha 85 anni, è nata qui e sa tutto di questo luogo. Ancora oggi torna a casa Vallona per aiutare la nipote a tirare la sfoglia e ad accogliere i turisti, coinvolgendoli con corsi e laboratori di cucina.

Nonna Giorgina

La nonna di Chiara era a Casa Vallona, dodicenne, quando durante la Seconda Guerra Mondiale l’area fu interessata dai rastrellamenti e dall’occupazione da parte dell’esercito tedesco: passò mesi vivendo in cantina mentre gli uomini si erano nascosti in un rifugio scavato vicino al pozzo – un’area dell’immobile che ancora dev’essere aperta.
Nel periodo che seguì il secondo conflitto mondiale, Casa Vallona ospitò la scuola locale, sostituendo l’edificio pubblico che era inagibile a causa di un bombardamento e diventò dimora di un gruppo di donne e bambini sfollati.
«Nonna Giorgina è stata testimone della grande storia e della tradizione agricola di questa proprietà – racconta Chiara – con lei abbiamo riaperto la casa. La vita è ripartita da dove tutto si era fermato e questa è la parte più ricca di emozioni della mia storia. Il resto lo abbiamo costruito rispettando le potenzialità del luogo».

Dal passato discendono le scelte in ambito agricolo, il metodo biologico, il recupero della tradizione del vigneto e l’impostazione dell’attività di accoglienza: «Ho scelto di servire solo una decina di coperti, solo così posso fermarmi a raccontare ad ognuno la storia di “Casa Vallona”. Il B&B, oggi, ha due camere e in futuro la ristrutturazione continuerà per creare nuovi spazi di condivisione. L’Appennino si presta a questo tipo di strutture – spiega Chiara – chi arriva qui vuole trascorrere un week end nella natura, romantico o in famiglia, ama la buona cucina e le ricette della tradizione culinaria emiliana. È intorno a questi elementi che ho costruito l’offerta. Ma soprattutto ho voluto ricreare una dimensione ferma nel tempo; il mio stile è spoglio di artificio come la cultura contadina da cui provengo».
Il menù – stagionale – si rinnova ogni mese. Un pasto completo, dall’antipasto al dolce, costa 28 euro (vini esclusi). Alcune proposte sono assolutamente inedite, come i crostini con pesto di foglie di vite.

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