CAMMINI BIZANTINI
NOME: Settimio Rienzo
AZIENDA: Cammini Bizantini
INDIRIZZO: c/o Centro studi e ricerche della biodiversità – PNCVA, Località Montisani- Vallo della Lucania (Sa)
SITO WEB: camminibizantini.com
MAIL: info@camminibizantini.com
CAMPUS: ReStartApp per i cammini italiani 2019
Tanti beni culturali del patrimonio diffuso e minore sarebbero chiusi, inaccessibili, senza un accompagnatore locale. In più, il valore del gruppo durante un cammino a piedi viene esaltato. È bellissimo riconoscere i legami che si creano, la solidarietà. Il gruppo non è costrizione ma condivisione. L’esperienza con gli altri diventa il viaggio”
Settimio Rienzo
Il pianoro di Ciolandrea è una terrazza che s’affaccia sul mare del Basso Cilento. I cartelli che indicano l’accesso lo definiscono il «belvedere delle quattro regioni»: nei giorni più limpidi da quassù è possibile vedere, oltre alla Campania, anche la Basilicata (con il Cristo di Maratea e le cime dell’Appennino lucano), la curva della Calabria tirrenica e poi la Sicilia delle Isole Eolie, con il vulcano attivo di Stromboli. Ci si arriva dal Santuario della Madonna di Pietrasanta, camminando un’ora dal centro storico di San Giovanni a Piro (SA), borgo medievale a circa 450 metri sul livello del mare.
Bisogna camminare lungo questi sentieri per conoscere e raccontare la storia di Settimio Rienzo e dell’idea che ha portato a ReStartApp 2019, Cammini Bizantini. «Il lavoro che stiamo facendo, strutturando itinerari in quest’area, è quello di collegare i luoghi in cui si trovano vestigia importanti legate alla dominazione orientale intorno all’anno Mille nel Sud Italia, al monachesimo e a tradizioni locali da valorizzare. Quando è possibile, recuperiamo sentieri storici oppure un percorso tra quelli che venivano utilizzati dai monaci nell’Alto Medioevo per spostarsi tra gli eremi e i cenobi, qui a cavallo tra le tre regioni. In quei casi, prediligiamo sempre quel percorso, anche se è più lungo, perché ci permette di far conoscere ai turisti camminatori le cose più belle e interessanti del territorio» racconta Settimio.
Cenobi
«Un cenobio è il contrario di un eremo, è un luogo in cui i monaci appartenenti a uno stesso ordine fanno vita in comune» racconta Settimio. Il Cenobio di San Giovanni Battista, a San Giovanni a Piro, è uno dei più importanti monasteri del monachesimo greco nell’Italia meridionale. La struttura fu eretta nel X secolo da monaci italo-greci di rito bizantino, detti basiliani perché ispirati alla regola di San Basilio Magno. Si insediarono nel territorio del monte Bulgheria: qui avevano a disposizione proprietà molto vaste dove avviarono la coltivazione dell’olivo e della vita. «Segni della loro presenza sono evidenti nelle grotte degli Eremiti e del Ceraseto, poco lontane dall’insediamento monastico che fondarono nel 990» spiega sul proprio sito l’associazione Sentieri del Cilento. Alla costruzione del Cenobio si deve l’origine del casale di San Giovanni a Piro, a un’altezza di 480 m sul livello del mare. Oggi il Cenobio è di proprietà pubblica. Del monastero annesso alla chiesa restano però solo ruderi.
Il pianoro di Ciolandrea si trova a picco sulla costa della Masseta, un’area marina protetta, lungo un nuovo itinerario che Cammini Bizantini sta sviluppando in vista della primavera e dell’estate del 2021 e che prevede la traversata del monte Bulgheria, il massiccio alle spalle della celebre località turistica di Marina di Camerota (SA): fa parte del Subappennino lucano e la cima supera di poco i 1.200 metri sul livello del mare.
A guidare i gruppi di Cammini Bizantini sarà Lucio Sorrentino, che con l’associazione Sentieri del Cilento promuove il territorio e gli itinerari che partono dall’abitato di San Giovanni a Piro. Salendo nel bosco verso il Santuario della Madonna di Pietrasanta. Lucio racconta che quella era la vecchia strada che «da Scario (la frazione di San Giovanni lungo la costa) raggiungeva San Giovanni oppure saliva al Santuario, il cui primo nucleo, un tempietto, risale al Mille e Duecento».