ROSBETTOLA

Appena entrato alla ROSBettola, mentre la guardavo preparare caffè da asporto, rispondendo con gentilezza ai clienti che si sono arrampicati quassù in una domenica di marzo del 2021, in “zona arancione”, Edith mi ha invitato a guardare i menù: «Leggi le prima due pagine, sono le più importanti». Raccontano il credo della famiglia Gastinelli: “Abbiamo deciso di non proporre nulla che arrivi dalle multinazionali, perché siamo convinti che il mondo possa cambiare se ognuno di noi fa qualcosa per cambiarlo” spiega la prima pagina, mentre quella successiva racconta la storia di “una specie di globalizzazione al contrario, una dimensione nella quale non sono le merci a muoversi, ma le persone”. È la storia della ROSBirra, l’unica birra artigianale che è distribuita in un solo locale in Italia e in tutto il mondo. Alla ROSBettola, ovviamente. Il menù spiega: “Sotto la sua schiuma c’è il nostro cuore che batte tra i boschi della Bisalta”, il massiccio delle Alpi Occidentali che domina la borgata, la cui cima raggiunge i 2.231 metri sul livello del mare. Il profilo della Bisalta è ripreso nel logo della ROSBettola e nell’etichetta della ROSBirra, che, tecnicamente, è una IPA (India Pale Ale) aromatizzata ai fiori di sambuco. La ricetta originale è un segreto di Edith, che però si schernisce se il padre la definisce “mastra birraia”.

Etichetta

«La ROSBirra è il coraggio del leone, la bellezza della lince, il mistero della civetta, la forza del cinghiale. È il nostro cuore che batte tra i boschi della Bisalta. È la magia di Rosbella in un bicchiere» spiega l’etichetta della birra creata da Edith Gastinelli usando i fiori di sambuco che si trovano nei boschi intorno alla borgata. Sull’etichetta ci sono i quattro animali, ognuno dei quali è associato ai membri della famiglia: il leone è Leo, la lince e Edith, la civetta è Marzia, il cinghiale è Sandro. 

La sua passione è nata quando aveva meno di diciotto anni, e l’ha portata a collaborare con uno dei primi birrifici artigianali italiani, il Troll di Vernante (CN). «Alla ROSBettola si beve solo ROSBirra, come nelle osterie di una volta, dove non c’era scelta ma solo un vino della casa» racconta Edith. Ci sono anche le bottiglie da 0,75 litri, per chi vuole portarla a casa. In cinque mesi, nonostante le aperture a singhiozzo dell’autunno e dell’inverno 2021, legate all’emergenza Covid, i Gastinelli ne hanno venduti circa 4mila litri. 

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